Agata on the road 2024

Agata on the road 2024.

Nata durante l’emergenza Covid per dare voce alla straordinarietà di una popolazione costretta ad una devozione silente, quest’anno Agata on the road si consolida come un progetto ricco di contemporaneità, che evidenzia la dimensione artistica e culturale della festività.

Agata on the road 2024 della Fondazione Oelle Mediterraneo Antico ETS è allo stesso tempo un atto d’amore ed una visione diversa del culto agatino attraverso il linguaggio dell’arte.

L’accento è posto sul rapporto tra Agata e le strade, Agata e i suoni, Agata e la popolazione di una città senza filtri che va al di là dei confini geografici. Il progetto, inserito nel programma delle celebrazioni agatine del Comune di Catania, si articola in diversi luoghi e momenti.

Le collezioni:
Auditorium Libero Grassi – Palazzo dei Chierici, Piazza del Duomo
dal 29/01 al 29/02.

L’archivio:
Museo dei Saperi e delle Mirabilie Siciliane – Palazzo Centrale dell’Università, dal 29/01 al 07/03.

La call:

FON Art Gallery – Appendix, Via Antonello da Messina, 45, Aci Castello, dal 29/01 al 07/03.

L’archivio Spin OFF:
Spazio O Spririto Mediterraneo, Via San Lorenzo n.20, Catania.
dal 29/01 al 07/03.

L’archivio Spin OFF
:
Isola Catania, Piazza Cardinale Pappalardo n.23, Catania, dal 29/01 al 07/03.

 

In Isola:
Angelo Iodice, Sant’Agata e Persefone, 2015

Sant’agata e Persefone
Il progetto Santa Agata e Persefone, nasce dalla volontà di ingrandire con una lente ironica e maieutica la veridicità e il potere delle icone religiose e della loro simbologia.
Sant’Agata che rappresenta il “Cristiano” amore verso Dio si unisce a Persefone divinità ambivalente, tra il mondo di sole e di primavera, il mondo delle tenebre e della notte. Il progetto ripercorre il processo di Cancellatura riferendosi così al concettualismo di Emilio Isgrò. La cancellatura serve a rivelare la porzione cancellata, a farla germogliare, a farla entrare in contatto con altri elementi lontani, sprigionando così nuovi significati; cancellatura non per censurare ma per creare. Echi di sofistica greca creano in queste opere un corto circuito fecondo, il colore sull’icona ha la capacità immonda, di creare vuoto. Il vuoto come altro elemento caratterizzante del corpus, il vuoto è dove il tempo e lo spazio sono apparentemente assenti, dove giungono a un punto morto, creando un’irrequietezza, un disagio, obbligando
lo spettatore a ricercare una certezza. Il vuoto non coincide con il nulla.
Dice Hidegger «Ho sempre pensato al vuoto come a uno spazio transitorio. E tutto ciò ha molto a che fare con il tempo. Sono sempre stato interessato al momento creativo in cui ogni cosa è possibile e niente è ancora accaduto. Il vuoto è quel momento di tempo che precede la creazione, in cui tutto è possibile».

Mostra visitabile fino al 7 marzo

29/01 - 7/03

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Organizzazione a cura di:

isola Catania